Sto lavorando per una coop in appalto con Hera, la società di servizi ambientali della città di Bologna, una collaborazione di circa un mese che mi porta in giro per le case della campagna e della collina per informare la gente su come fare la raccolta differenziata, che per questi quartieri comincerà da novembre ad essere porta a porta. Ieri sono capitata in un campo nomadi, che non era nell'elenco dei miei contatti ma mi sono fermata un po' per curiosità, un po' perchè fa parte del mio lavoro segnalare i contatti non presenti in elenco.
E mi viene da dire: che bello! Sono entrata sulla soglia di quel campo con sei casette fornite dal Comune con tutti i servizi e le roulottes di circa 80 famiglie. Mi sono venuti incontro un signore sui sessanta, una donna e dei bambini. Io ho cominciato a spiegare cosa ci facevo lì, mostrando loro i miei gingilli, bidoncino e sacchetti vari..e loro ascoltavano, spiegavano, sorridevano. Sì infatti, niente di eccezionale, normalissimo. Appunto! Mi sarebbe piaciuto fermarmi un po', continuare a chiacchierare, bere un caffè..ma stavo lavorando. La strada che porta là è la Persicetana, a quell'ora trafficata e linciata dalla fuga dei camion, e naturalmente non ha un marciapiede, bisogna camminare sul ciglio tra la riga bianca e il gard rail. Quel signore gentile mi ha proposto di accompagnarmi in macchina alla mia macchina, ma io non volevo che si disturbasse, mentre d'altro canto non volevo che pensasse che diffidassi di lui. C'era un tono, nella sua voce, quando mi spiegava, che sembrava..non so come se domandasse perdono ad ogni parola, come se dovesse giustificare la sua presenza..chissà quante pressioni deve subire questa gente.
Deposito qui questo sentimento leggero e dolcissimo. Non è tutto brutto questo mondo.
E mi viene da dire: che bello! Sono entrata sulla soglia di quel campo con sei casette fornite dal Comune con tutti i servizi e le roulottes di circa 80 famiglie. Mi sono venuti incontro un signore sui sessanta, una donna e dei bambini. Io ho cominciato a spiegare cosa ci facevo lì, mostrando loro i miei gingilli, bidoncino e sacchetti vari..e loro ascoltavano, spiegavano, sorridevano. Sì infatti, niente di eccezionale, normalissimo. Appunto! Mi sarebbe piaciuto fermarmi un po', continuare a chiacchierare, bere un caffè..ma stavo lavorando. La strada che porta là è la Persicetana, a quell'ora trafficata e linciata dalla fuga dei camion, e naturalmente non ha un marciapiede, bisogna camminare sul ciglio tra la riga bianca e il gard rail. Quel signore gentile mi ha proposto di accompagnarmi in macchina alla mia macchina, ma io non volevo che si disturbasse, mentre d'altro canto non volevo che pensasse che diffidassi di lui. C'era un tono, nella sua voce, quando mi spiegava, che sembrava..non so come se domandasse perdono ad ogni parola, come se dovesse giustificare la sua presenza..chissà quante pressioni deve subire questa gente.
Deposito qui questo sentimento leggero e dolcissimo. Non è tutto brutto questo mondo.